venerdì 20 febbraio 2015

Laboratorio 2 - Complessità e integrazione - Giornate di Formazione Permanente Torino 2015




Laboratorio “suono”:

L’ASCOLTO CANTATO: dal Silenzio al Respiro, dalla Voce al Canto degli Armonici” – il canto difonico

9:30 – 11:00 laboratorio A – “L’ASCOLTO CANTATO: dal Silenzio al Respiro, dalla Voce al Canto degli Armonici” – il canto difonico
11:30 – 13:00 laboratorio B - “L’ASCOLTO CANTATO: dal Silenzio al Respiro, dalla Voce al Canto degli Armonici” – il canto difonico

Alberto Ezzu

Torinese, è musicista, cantante e musicoterapista magister nel Modello Benenzon.
Studioso del canto Dhrupad indostano e cantante di canto degli armonici, propone da anni il training “L’Ascolto Cantato - Il Canto degli Armonici” in percorsi individuali e di gruppo.
Nei primi anni ’80 fonda il gruppo psichedelico No Strange, attivo ancora oggi, col quale incide parecchi LP e CD venduti in tutto il mondo. Ha composto musiche per documentari, teatro e cinema.
Dal 2000 dirige l'Alberto Ezzu Lux Vocal Ensemble, insieme vocale e strumentale col quale cerca di fondere le tecniche del canto difonico con l’utilizzo di strumentazioni di volta in volta di origine indiana, legate alla musica antica e classica europea o alla musica elettronica.
È presidente dell’associazione culturale Arte, Cura e Trasformazione – Progetti per la terapia.


L’ASCOLTO CANTATO: dal Silenzio al Respiro, dalla Voce al Canto degli Armonici

Il canto degli armonici è una modalità di emissione della voce di origine orientale per mezzo della quale un cantante è in grado di emettere contemporaneamente due o più suoni ad altezze diverse riuscendo pertanto a creare, da solo e senza l'ausilio di strumenti musicali o apparecchiature elettroniche, una vera e propria polifonia.
Il percorso per arrivare a riconoscere ed utilizzare questi suoni, chiamati armonici o parziali, presenti naturalmente nella nostra voce, richiede una particolare attenzione alle fasi respiratorie e alle risposte del nostro corpo agli stimoli indotti dall'emissione vocale durante il canto. Si configura come momento conoscitivo e di stimolo ad avviare un lavoro consapevole sulle proprie potenzialità corporo-sonoro-musicali. Il lavoro sulla voce può attivare e facilitare il riconoscimento sia degli aspetti corporei propriocettivi sia di quelli psichici ed emotivi.
Non è necessario essere dei cantanti o avere delle competenze musicali specifiche.



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